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  1. #151
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    Originally posted by guelfo nero


    Marchese Girolamo Theodoli

    SI arruola ventunenne nell'artiglieria pontificia, partecipa lo stesso anno alla battaglia di Mentana. Sottotenente nel 1870, partecipa alla difesa di Roma il 20 settembre, rimanendo semisommerso dalle macerie in seguito ad uno scoppio dei piemontesi.
    Fatto prigioniero e condotto nel campo di concentramento di Alessandria, rifiuterà sempre di aderire all'esercito italiano, raggiungendo il grado onorario di colonnello dell'artiglieria pontificia.
    gn

  2. #152
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    Predefinito Evviva gli zuavi!

    Si avvicina l'anniversario del 20 settembre 1870, data gloriosa per i (temporanei) vinti e nefanda per i "vincitori".
    Commemoremo adeguatamente l'evento.

    Guelfo Nero


  3. #153
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    Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 87/05 del 19 settembre 2005, San Gennaro

    20 settembre: mai con i brecciaioli, sempre con il Papa Re



    I romani chiamarono ironicamente brecciaioli gli invasori che occuparono la Roma dei Papi entrando attraverso la breccia di Porta Pia. Nel 135° anniversario dell¹invasione ricordiamo l¹eroismo dei soldati di Pio IX, ripetendo il loro grido di battaglia: Evviva il Papa Re!

    Doc. n. 1 - Gli ufficiali e soldati pontifici caduti a difesa di Roma il 20 settembre 1870



    Elenco dei caduti dell¹esercito pontificio tratto dal libro del col. Attilio Vigevano (dell¹esercito italiano): La fine dell¹esercito pontificio (ristampa anastatica, Albertelli Editore, Parma 1994, pagg. 672-673). Alcuni militari morirono nei giorni seguenti a causa delle gravi ferite riportate; nel testo del Vigevano i nomi di battesimo sono stati italianizzati.

    Zuavi:
    Sergente Duchet Emilio, francese, di anni 24, deceduto il 1 ottobre.
    Sergente Lasserre Gustavo, francese, di anni 25, deceduto il 5 ottobre.
    Soldato de l¹Estourbeillon, di anni 28, deceduto il 23 settembre.
    Soldato Iorand Giovanni Battista, deceduto il 20 settembre.
    Soldato Burel Andrea, francese di Marsiglia, di anni 25, deceduto il deceduto il 27 settembre.
    Soldato Soenens Enrico, belga, di anni 34, deceduto il 2 ottobre.
    Soldato Yorg Giovanni, olandese, di anni 18, deceduto il 27 settembre.
    Soldato De Giry (non si hanno altri dati).
    Altri tre soldati non identificati, deceduti il 20 settembre.

    Carabinieri:
    Soldato Natele Giovanni, svizzero, di anni 30, deceduto il 15 ottobre.
    Soldato Wolf Giorgio, bavarese, di anni 27, deceduto il 28 ottobre.

    Dragoni:
    Tenente Piccadori Alessandro, di Rieti, di anni 23, deceduto il 20 ottobre.

    Artiglieria:
    Maresciallo Caporilli Enrico, italiano, deceduto il 20 ottobre.
    Soldato Betti, italiano, deceduto il 20 settembre.
    Soldato Curtini Nazzareno, italiano, deceduto il 20 settembre.
    Soldato Taliani mariano, di Cingoli, di anni 29, deceduto il 20 settembre.
    Soldato Valenti Giuseppe, di Ferentino, di anni 22, deceduto il 3 ottobre.


    Doc. n. 2 - La Romanità dell¹esercito di Pio IX


    I romani a difesa di Pio IX - In più luoghi del citato libro del generale Cadorna si dice che il Papa era schiavo della volontà dei capi delle sue truppe estere. Ebbene: chi comandava la zona militare di Trastevere e della Città Leonina? Il colonnello Azzanesi, romano.
    Chi comandava il forte S. Angelo? Il tenente colonnello Pagliucchi dello stato maggiore di piazza, romano.
    Chi comandava la sotto zona da Porta Portese a Porta S. Pancrazio (Trastevere)? Il tenente colonnello dei Cacciatori cav. Sparagana, frosinonese.
    Chi comandava la sotto zona da porta S. pancrazio a Porta Angelica? (in questo perimetro è compreso il Vaticano) Il tenente colonnello di linea cav. Zanetti, bolognese.
    Quali truppe guernivono la zona Azzanesi?
    I difensori della zona era presidiato dai sedentari (veterani) quasi tutti italiani; il Vaticano e la persona stessa del Sommo Pontefice erano tutelati da una sezione d¹artigliera nei giardini, dai Volontari di riserva e dalle Guardie Palatine, cioè da tutti romani, più la Guardia Nobile e Svizzera.
    Ecco la pretesa schiavitù di Pio IX durante l¹assedio del 1870! Ma ecco, a maggior rincalzo, la situazione ufficiale dell¹esercito pontificio in data 18 settembre 1870:
    Gendarmi 1.863 tutti italiani, molti romagnoli.
    Artiglieria 996 tutti italiani, eccettuati ben pochi.
    Genio 157 tutti italiani, non pochi romani.
    Cacciatori 1.174 tutti italiani, moltissimi romani.
    Linea 1.691 tutti italiani, molti romani.
    Zuavi 3.040 esteri, con un buon numero d¹italiani, fra cui non pochi romani.
    Legione Romana o d¹Antibo 1089 con molti italiani, specialmente di Corsica e Nizza, e molti savoiardi.
    Carabinieri esteri 1.195 con un certo numero di italiani.
    Dragoni 567 quasi tutti italiani, on pochi romani.
    Treno 166 tutti italiani, non pochi romani.
    Sedentari (Veterani) 544 in maggioranza italiani.
    Infermieri 119 italiani, meno pochi esteri.
    Squadriglieri 1.023 tutti italiani, e, nella maggior parte della provincia romana.
    Totale 13.624.
    Gli italiani superavano di circa quattromila gli esteri.
    A questo quadro dell¹esercito, dirò così, di linea, sono da aggiungersi anche i seguenti Corpi, i quali, quantunque addetti a servizi speciali, avrebbero concorso (e concorsero difatti in più incontri) all¹azione militare attività:
    a) Guardia Nobile di Sua Santità, tutta formata di gentiluomini dello Stato Pontificio; in circa 70 uomini, comandati dai due Principi romani, un Barberini ed un Altieri.
    b) La Guardia Palatina d¹onore, circa 500 uomini, reclutata in tutte le classi della borghesia romana e tra i proprietari, i negozianti e capi d¹arte.
    c) I Volontari Pontifici di riserva, tutti italiani, anzi quasi tutti romani; circa 400 uomini tra cui molti patrizi, e poi negozianti, impiegati e professionisti. Era un battaglione formato da 4 compagnie, comandato dal capitano Fischietti del 1. linea. I quattri capitani erano i principi di Sarzina e Lancellotti, il Duca Salviati e il Marchese Giovanni Naro Patrizi Montoro, Vessillifero ereditario (tenente generale) di Santa Chiesa.
    d) La Guardia Svizzera (120 uomini, circa).
    e) Gl¹Invalidi, con quartiere ad Anagni.
    f) La compagnia di disciplina, che, ottenute dal comandante Papi le armi, si battè eroicamente insieme ai zuavi, gendarmi e finanzieri nel fiero attacco dato dal Cadorna a Civitacastellana.
    La Guardia di polizia, la piccola marina, il corpo di finanza e quello degli ufficiali di amministrazione, composti tutti d¹italiani. E questi quattro corpi presero attivissima parte alle campagne del 1867 e 1870, e gli ultimi due anche campagne e fatti d¹armi del 1859 e 1860.

    (Antonmaria Bonetti, Venticinque anni di Roma capitale d¹Italia e i suoi precedenti, Libreria della Vera Roma, Roma 1895, pagg. 42-45)


    Doc. n. 3 - La Cattolicità dell¹esercito di Pio IX: l¹esempio del Corpo degli Zuavi Pontifici


    Š Quando il 21 Settembre 1870 il reggimento si trovò per l¹ultima volta riunito a piazza San Pietro, nei suoi ranghi militavano:
    1.172 olandesi,
    760 francesi,
    563 belgi,
    297 tra canadesi _ inglesi irlandesi,
    242 italiani,
    86 prussiani,
    37 spagnoli,
    19 svizzeri,
    15 austriaci,
    13 bavaresi,
    7 russi e polacchi,
    5 provenienti dal Baden,
    5 degli Stati Uniti,
    4 portoghesi,
    3 essinai,
    3 sassoni,
    3 wuttemburghesi,
    2 brsiliani,
    2 equadoregni,
    1 peruviano,
    1 greco,
    1 monegasco,
    1 cileno,
    1 ottomano,
    1 cinese.
    (Elenco tratto dal bellissimo libro di Lorenzo Innocenti: Per il Papa Re. Il Risorgimento italiano visto attraverso la storia del Reggimento degli Zuavi Pontifici _ 1860/1870, Esperia Editrice, Perugia 2004, pag. 27, info@aleaiactaest.it)

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  4. #154
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    OGGI, SOPPRESSO IL CONCORDATO, FORMALMENTE VACANTE LA SEDE APOSTOLICA, ROMA è DUE VOLTE OCCUPATA (ALTRO CHE ROMA "CITTà APERTA") COME E BEN PEGGIO DI ALLORA.

    GUELFO NERO


    1870 - 20 settembre - 2005

    135° ANNIVERSARIO DELLA SACRILEGA OCCUPAZIONE DI ROMA

  5. #155
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    Caro Pier,
    leggendo la storia del veggente di La Salette, Maximin Giraud, so che questi divenne uno zuavo pontificio. Mi domandavo se non avessi qualche foto del veggente in abiti zuavi (vista la tua precisa carrellata fotografica), dal momento che non sono riuscito a reperirla in rete, se non un'immagine, assai ridotta, che ti inserisco qui sotto.
    Ti ringrazio.

    Francesco

  6. #156
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    Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 88/05 del 20 settembre 2005, Sant¹Eustachio, giornata di lutto



    La madre dei brecciaioli è sempre incinta


    20 settembre 2005, 135° anniversario dell¹occupazione di Roma.
    A Rimini il Centro studi Federici ha onorato i caduti papalini con la celebrazione di una S. Messa, officiata da don Ugo Carandino, e la deposizione di un mazzo di fiori bianco-gialli al monumento ai caduti di tutte le guerre al cimitero comunale.
    A Roma, invece, i discendenti dei brecciaioli hanno ovviamente festeggiato la fatidica breccia: alcuni per restare sulla breccia, altri per far breccia.


    RADICALI/DEPOSITANO CORONA ALLORO PER ANNIVERSARIO 20 SETTEMBRE

    Alle 16 alla Breccia di Porta Pia
    20-09-2005 12:07
    Roma, 20 set. (Apcom) - Verrà deposta oggi, alle 16, una corona di alloro presso la Breccia di Porta Pia, in occasione dell'anniversario del 20 settembre. A compiere il significativo gesto sarà una delegazione radicale composta dal presidente del partito Radicale, Sergio Stanzani, dal segretario, Daniele Capezzone, dal Tesoriere, Rita Bernardini. Ci saranno inoltre il segretario dell'Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato e il segretario di Anticlericale.net, Maurizio Turco.


    PORTA PIA/ CIAMPI: ROMA CAPITALE ITALIA FU' COMPIMENTO DI UN SOGNO

    Il Capo dello Stato celebra fine dominio Stato Pontificio su Roma
    20-09-2005 12:45
    Roma, 20 set. (Apcom) - "Mentre cantavamo tutti insieme l'inno di Mameli il mio pensiero è corso alla data di oggi, 20 settembre. Il 20-9-1870, Roma capitale dell'Italia unita in compimento del sogno risorgimentale". Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel suo discorso al Vittoriano, in occasione dell'anno scolastico ha voluto pubblicamente ricordare ed elogiare l'anniversario del 20 Settembre che, con la presa da parte dei Bersaglieri di Porta Pia, segnò la fine della dominazione dello Stato Pontificio su Roma e la sua annessione all'Italia, per diventarne la capitale.


    PORTA PIA/ GIORDANO: DA CIAMPI UN GESTO SIGNIFICATIVO

    Sancisce la fine del potere temporale della Chiesa su Roma
    20-09-2005 13:06
    Roma, 20 set. (Apcom) - "Un fatto importante e significativo, molto apprezzabile. L'esatto opposto di quanto accaduto qualche anno fa quando alcune personalità, tra cui Fazio e il principe Ruspoli, avevano visto tale episodio come una ferita della storia del nostro paese". Così Franco Giordano, capogruppo del Prc alla Camera apprezza la celebrazione dell'anniversario del 20 Settembre da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. "Si tratta - sottolinea Giordano - di una vicenda storica che sancisce l'unità del nostro paese e la fine del potere temporale da parte delle gerarchie ecclesiastiche" sulla città di Roma.


    PORTA PIA/ CAPEZZONE: GRAZIE A CIAMPI HA RICORDATO DATA CRUCIALE

    Oggi alle 16 presenza radicale a Porta Pia
    20-09-2005 13:13
    Roma, 20 set. (Apcom) - "Desidero esprimere il mio ringraziamento al Capo dello Stato per le parole appropriate e quanto attuali, con cui ha ricordato il 20 settembre 1870, che mi hanno ricordato quelle (che mi parvero altrettanto opportune e benvenute) pronunciate nel corso dell'incontro tra lo stesso presidente Ciampi e papa Ratzinger nel giugno scorso". E' quanto afferma Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani. "Quella data dovrebbe rappresentare un motivo di festa per tutti - osserva Capezzone -, e in primo luogo per i credenti, che videro la Chiesa finalmente alleggerita dal peso mondano del potere temporale. E quanti cattolici dovettero (e devono ancora?) subire l'angoscia, il dramma personale di voler partecipare alla creazione di uno stato, di uno stato liberale e laico, e di essere - invece - 'compensati' con anatemi e scomuniche... Ed è quanto mai opportuno ricordare quella data proprio di questi tempi, mentre sembrano esservi ben più che nostalgie neotemporaliste da parte del clero conservatore, con le vere e proprie 'condizioni' dettate dal cardinale Ruini su tutto, non solo sui Pacs, come un vero e proprio attore della politica italiana". "Anche per questo, insieme a Rita Bernardini, Marco Cappato, Maurizio Turco e Sergio Stanzani, anch'io - annuncia il segretario dei Radicali italiani -, questo pomeriggio alle 16, mi recherò a Porta Pia, per ricordare quella occasione e gli uomini coraggiosi che la resero possibile".


    PORTA PIA/ CIAMPI: ROMA CAPITALE ITALIA FU COMPIMENTO DI UN SOGNO -2-

    Inviato attendente di campo a deporre corona
    20-09-2005 13:19
    Roma, 20 set. (Apcom) - Oltre a ricordare l'anniversario della Breccia di Porta Pia nelle prime parole del suo discorso per l'apertura dell'anno scolastico al Vittoriano Ciampi non ha fatto mancare una corona di alloro a Porta Pia in ricordo dei bersaglieri caduti il 20 settembre 1870. Di primo mattino, infatti, il Capo dello Stato ha inviato un attendente di campo a deporre la corona a Porta Pia.


    PORTA PIA/VITTORIO FOA: STO CON CIAMPI, SONO PER LAICITA' STATO

    E' "naturale" che la pensi così
    20-09-2005 14:06 Roma, 20 set. (Apcom) - "Sono naturalmente per la laicità dello Stato. E sono con il presidente Ciampi". Vittorio Foa, dirigente del partito d'azione e padre storico della Repubblica, non ha dubbi nel plaudire alle parole del Capo dello Stato che stamani, in occasione dell'inaugurazione al Vittoriano dell'anno scolastico, ha ricordato la Breccia di Porta Pia quando Roma capitale d'Italia rappresentò "il compimento del sogno risorgimentale". Pochi giorni fa proprio Ciampi aveva ricordato, in un messaggio per i suoi 95 anni, "l'appassionato amore per la libertà" e "il rigoroso e costante impegno politico" di Foa.


    LA MASSONERIA ALL¹OMBRA DEL TRICOLORE. DALL¹UNITA D¹ITALIA ALLA GRANDE GUERRA

    Roma, 13 settembre 2005. E¹ ricco di iniziative il programma delle celebrazioni per la tradizionale ricorrenza dell¹Equinozio d¹Autunno e del XX Settembre - anniversario della breccia di Porta Pia - che quest¹anno coincide con una delle iniziative organizzate in occasione del Bicentenario del Grande Oriente d¹Italia di Palazzo Giustiniani.
    Le celebrazioni prendono il via venerdì 16 settembre, alle ore 16,30, al Museo Garibaldino di Porta San Pancrazio con l¹inaugurazione della mostra sulla Carboneria e sulla fondazione del Grande Oriente d¹Italia, e, alle ore 17.00, con la prima sessione del Convegno internazionale di studi ³La Massoneria all¹ombra del tricolore. Dall¹Unità d¹Italia alla Grande Guerra². (Š)

    Con i suoi duecento anni il Grande Oriente d¹Italia costituisce una istituzione imprescindibile nella storia _ sia profana che massonica _ dell¹Italia e dell¹Europa. È, la nostra, una tradizione fatta di sofferenze, lotte, discriminazioni. E, in qualche caso, di grandi ingiustizie subite e che, sino a pochi anni or sono, hanno molto pesato. Celebriamo oggi il nostro bicentenario senza imbalsamare il nostro passato. Viviamo il presente e guardiamo al futuro anche rivisitando criticamente la nostra storia. I nostri duecento anni sono stati spesi al servizio di nobilissimi ideali che hanno permesso di creare una società libera, moderna, democratica ed egalitaria, con religione e potere secolare separati e distinti. Sappiamo che la Massoneria è stata ed è, per alcuni, una presenza imbarazzante: ma questo è per noi motivo di orgoglio. Il fastidio che noi arrechiamo nasce, infatti, dai valori e non dagli interessi, dal desiderio di portare una voce costruttiva e non dall¹ambizione di costituire un potere ³altro². Il nostro spazio è quello della libertà e del confronto tra le varie diversità contro omologazioni e conformismi. Attraverso questa celebrazione intendiamo rilanciare il senso del nostro rinnovato impegno e della nostras capacità di offrire nelle Logge un momento di ricerca, di educazione civile, etica e morale: una ricchezza che mettiamo a disposizione del Paese per rafforzarne e accrescerne i valori su cui esso si fonda.
    Il Gran Maestro Gustavo Raffi
    (Dal sito : www.grandeoriente.it)

    Centro studi Giuseppe Federici

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  7. #157
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    Originally posted by Augustinus
    Caro Pier,
    leggendo la storia del veggente di La Salette, Maximin Giraud, so che questi divenne uno zuavo pontificio. Mi domandavo se non avessi qualche foto del veggente in abiti zuavi (vista la tua precisa carrellata fotografica), dal momento che non sono riuscito a reperirla in rete, se non un'immagine, assai ridotta, che ti inserisco qui sotto.
    Ti ringrazio.

    Francesco

    In effetti Giraud fu zuavo pontificio solo per un semestre (il minimo della leva) ma credo non sia impossibile trovare delle sue foto in divisa.
    Proverò a cercare...

    Guelfo nero

  8. #158
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    Originally posted by guelfo nero
    In effetti Giraud fu zuavo pontificio solo per un semestre (il minimo della leva) ma credo non sia impossibile trovare delle sue foto in divisa.
    Proverò a cercare...

    Guelfo nero
    Ti ringrazio. Attendo allora

  9. #159
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    QUESTO INTRAMONTABILE BRANO DI SAN LUIGI MARIA GRIGRION DE MONFORT PUò SERVIRE COME COMMEMORAZIONE DEL 20 SETTEMBRE E COME ESORTAZIONE AI BUONI CATTOLICI PERCHè OPERINO CON CORAGGIO SENZA TIMORI PER AFFERMARE LA REGALITà SOCIALE E POLITICA DI NOSTRO SIGNORE GEù CRISTO E DEL SUO VICARIO IN TERRA. VIVA IL PAPA! VIVA IL PAPA! VIVA IL PAPA RE!

    GUELFO NERO


    Guarda, Signore, Dio degli eserciti! I capitani mobilitano intere compagnie, i sovrani arruolano armate numerose, i navigatori formano flotte complete, i mercanti si affollano nei mercati e nelle fiere.
    Quanti ladri, empi, ubriaconi e dissoluti si raggruppano in gran numero ogni giorno, con grande facilità e prontezza, contro di te! Basta fare un fischio, battere un tamburo, mostrare la punta smussata di una spada, promettere un ramo secco d'alloro, offrire un pezzo di terra gialla o bianca!
    Basta, insomma, prospettare una voluta d'onore, un interesse da nulla e un misero piacere animalesco...ed in un istante si riuniscono i ladri, si ammassano i soldati, si congiungono i battaglioni, si assembrano i mercanti si riempiono le case e le fiere e si coprono la terra e il mare di una innumerevole moltitudine di perversi!
    Benchè divisi fra loro a causa della distanza di luogo o della differenza di carattere o della diversità d'interesse, si uniscono tutti insieme, fino alla morte, per muoverti guerra, sotto la bandiera e la guida del demonio!
    E quanto a te, gran Dio? Non ci sarà quasi nessuno che prenda a cura la tua causa, anche se nel servire te c'è tanta gloria, utilità e dolcezza? Perché così pochi soldati sotto la tua bandiera? Quasi nessuno griderà in mezzo ai suoi fratelli, per lo zelo della tua gloria, come San Michele: "Chi è come Dio?"
    Lasciami allora gridare dappertutto: al fuoco! al fuoco! al fuoco!...Aiuto! Aiuto! Aiuto!...C'è FUOCO nella casa di Dio! C'è FUOCO nelle anime! C'è FUOCO persino nel santuario!...Aiuto! stanno assassinando il nostro fratello!...Aiuto!stanno uccidendo i nostri figli!...Aiuto! stanno pugnalando il nostro buon padre!...
    "Chi sta con il Signore, venga da me!" Tutti i buoni sacerdoti sparsi nel mondo cristiano, sia che si trovino tuttora in pieno combattimento o si siano ritirati dalla mischia nei deserti e nelle solitudinim vengano e si uniscano a noi.
    Formiano insieme, sotto la bandiera della croce, un esercito schierato e pronto alla battaglia, per attaccare compatti i nemici di DIo, che han già dato l'allarme: suonano l'allarme, fremono, digrignano i denti, sono sempre più numerosi. "Spezziamo le loro catene, gettiamo via i loro legami" [dicono]. Se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall'alto il Signore.
    Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano. Svegliati, perchè dormi, Signore? Destati! Signore, alzati! Perche fingi di dormire?
    Alzati con tutta la tua onnipotenza, misericordia e giustizia.
    Formati una compagnia scelta di guardie del corpo, per proteggere la tua casa, difendere la tua gloria e salvare le anime, affinchè ci sia un solo ovile e un solo pastore, e tutti possano glorificarti nel tuo tempio. Amen.

  10. #160
    Non sono d'esempio in nulla
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    Originally posted by simplicio
    sono passati oramai più di 100 anni, ci sono stati i patti lateranensi ( tra l'altro firmati PRIMA del CVII) non sarebbe ora di lasciar perdere, da una parte come dall'altra?
    Non sai che i Patti Lateranensi del 1929 non sono più validi?

 

 
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