Il PCL è un partito nato da una scissione del PRC, ma non è stata una scissione senza motivo.
Il PRC ha rappresentato, fin dalla sua fondazione, un partito autonomo che ha camminato con le sue gambe, fino a quando non ha deciso di prendere la decisione sciagurata di entrare nell'Unione di Prodi.
Io ho sperato che ad un certo punto, se non venivano fatte politiche di sinistra, il PRC coerentemente se ne sarebbe uscito dal governo, e invece non è stato così.
Purtroppo si sono venduti a Prodi, accettando un'alleanza fatta con democristiani e liberali, capitanati da poteri forti e autorità ecclesiastiche.
Dato che ritengo che la sinistra deve essere sinistra, e che l'Unione e questo governo non danno quelle risposte, avendo spostato l'asse al centro, credo che anche il PRC stando con loro commette un errore.
Non condivido questo governo che purtroppo ho votato, ed è per questo che ho preso questa decisione, pur rimanendo fedele ai miei ideali, e cioè ad una sinistra che sta dalla parte dei lavoratori e che sia laica.
Credo che molti compagni che sono adesso nel PCL, in futuro faranno la scelta che ho fatto io.