Originariamente Scritto da
Ichthys
E di che ti stupisci? I comunisti sono sempre stati dei servi, hanno sempre preso in giro i lavoratori. La politica di Prodi, che sta massacrando la scuola e la sanità, è tutto il contrario di quello che auspicherebbero i comunisti.
I comunisti sono sempre stati funzionali agli interessi dei poteri forti, solo loro possono smaniare per Prodi, amico di Murdock, un bilderberg d'eccellenza, al comando dei Signori della Finanza mondiale, i banchieri.
I conflitti di interesse di Prodi sono molto più profondi e criptici di quelli di Berlusconi e quindi molto più pericoloso di quest'ultimo. Prodi appartiene al capitalismo finanziario non a quello produttivo di Berlusconi. Non è un caso che l'alta finanza mondiale abbia appoggiato la sua candidatura a sinistra... perché proprio a sinistra? Perché così può tenere i comunisti buoni buoni come cagnolini al guinzaglio; figuratevi, non si opporrebbero mai al governo di cui fanno parte, anzi, lo esaltano come fa quel poveraccio che ha aperto questo thread... e così tengono a bada le rivendicazioni sindacali e permettono ai poteri forti incarnati da Prodi di andare avanti indisturbati.
Ricordate quando l'agenzia di rating Moody’s si accanì in modo particolare nei confronti dell’Italia? Già... vennero effettuati poi enormi speculazioni sulla lira, a cui prese parte anche Soros. Speculazioni che furono tuttavia denunciate dall’allora Presidente del Consiglio, Bettino Craxi, che al riguardo disse : "Esiste un intreccio di forze e circostanze diverse". Parlò di "quantità di capitali speculativi provenienti sia da operatori finanziari che da gruppi economici", di "potenti interessi che pare si siano mossi allo scopo di spezzare le maglie dello Sme»", di "avversari dell’Unione Europea".
Fu un’operazione gigantesca che mise tutti gli stati in ginocchio. A fare le spese delle speculazioni di George Soros furono le grandi Banche Centrali, mentre lui investiva i suoi guadagni nelle economie emergenti dell'est Europeo, in cui promuove la sua utopia di "Società aperta", qualcosa che si spaccia come "cultura di sinistra". In realtà ruba a tutti per conto di un'élite ristrettissima, e dietro le sue imprese "filantropiche" dell’Europa dell’est, si nasconde Jeffrey Sachs e lo svedese Anders Åslun, con i quali Romano Prodi ha ampiamente collaborato e al quale i comunisti hanno sempre baciato il sedere.