“Torino, Novara, e il VCO, le tre realtà più attive del movimento CasaPound Italia in Piemonte, affiancano l'operazione nazionale di CasaPound Italia di sensibilizzazione del popolo italiano contro le Olimpiadi di Pechino” - è quanto afferma Marco Racca, coordinatore regionale del movimento, sulle operazioni degli ultimi giorni nelle località Piemontesi - “affissioni di migliaia di volantini che urlano SENZA GIUSTIZIA NESSUNA OLIMPIADE, e il culmine questa notte, con il posizionamento di vari striscioni nei capoluoghi, è il nostro modo per far sentire la nostra vicinanza al popolo Tibetano”.
Striscioni apparsi davanti alla stadio Olimpico di Torino e sullo Stadio di Domodossola (VB), con un messaggio chiaro: “NO Giustizia NO Olimpiadi, TIBET LIBERO”, per sottolineare come quest'anno le Olimpiadi perdano la sacralità dell'evento mondiale di sport e vicinanza tra i popoli, diventando una mera occasione di speculazione economica, al soldo delle superpotenze mondiali a livello economico e militare.
“La Cina garantisce milioni di consumatori, e questo basta per far sì che il resto del mondo possa dimentacare ciò che subisce da anni il Popolo Tibetano” - conclude Racca.
Giovanni Ceniti, responsabile di CasaPound Italia VCO, aggiunge “Le Olimpiadi cinesi non sono olimpiadi sportive fondate sulla solidarietà, la reciproca tolleranza e l’umana fraternità, bensì fondano le proprie radici nell’odio, nella violazione del principio di autodeterminazione dei Popoli, nel sangue e nei dollari” - e questo è tutto ciò che CasaPound Italia combatte.
TIBET LIBERO.
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